Lo studio ha determinato le prestazioni delle operazioni commerciali di lavorazione della legna da ardere su piccola scala nelle condizioni di lavoro tipiche dell'Europa meridionale. In particolare, sono state testate cinque unità, alimentate con gli stessi tronchi di faggio (Fagus sylvatica L.) lunghi 2,1 m. Tutte le macchine sono state testate con registri ordinati e non ordinati. La produttività variava tra 1,1 e 2,1 t h− 1 e il costo tra 20 e 39 € t− 1. Vi erano differenze significative tra le macchine, che possono essere in parte attribuite all'effetto dell'operatore. L'alimentazione delle macchine con ceppi selezionati ha avuto un effetto significativo sulla produttività di tutte le macchine in prova, aumentando la produttività del 40% e riducendo i costi del 34%. Il consumo di carburante variava tra 1,3 e 2,8 l t− 1. Il bilancio energetico era sempre molto favorevole. Il rapporto tra output e input non è mai stato inferiore a 59 a 1 e ha raggiunto un picco di 130 a 1. In altre parole, la lavorazione richiedeva circa l'1% dell'energia contenuta nella legna da ardere, o l'1,7% nel peggiore dei casi. I dati sulla produttività riportati in questo esperimento erano molto inferiori a quelli riportati per il Nord Europa, il che sembra confermare l'effetto significativo delle condizioni di lavoro regionali - in particolare specie legnose diverse - sulle prestazioni di lavorazione della legna da ardere.