È stato eseguito uno studio di caratterizzazione delle risorse regionali francesi che possono essere utilizzate negli impianti da biomassa a liquido basati sulla gassificazione in un reattore a flusso trascinato. Si basa su circa 90 campioni rappresentativi di cippato da silvicoltura, bosco ceduo a rotazione breve (SRC) e forestale a rotazione breve (SRF) e di biomassa agricola, comprese le paglie e le colture energetiche. I risultati mostrano che non c'è molta variabilità nelle proprietà all'interno delle diverse famiglie. La maggior parte delle proprietà non sembra essere problematica per il processo. Tuttavia, alcune proprietà possono essere discutibili: (i) distribuzione dimensionale del cippato, con molte particelle piccole (inferiori a 2 mm) e particelle molto grandi (superiori a 70 mm), (ii) densità apparente, che è molto bassa nei prodotti agricoli (circa 100 kg.m-3), (iii) contenuti di zolfo, fluoro e cloro, che sono elevati, specialmente cloro nelle cannucce agricole (1000-8000 mg/kg) (iv) quantità di altre impurità, come Ni e B, che sono in quantità relativamente elevate in alcuni campioni (v) contenuto di ceneri, che è elevato in SRC/SRF (3 wmf%) e molto elevato nella maggior parte delle materie prime agricole (5 wmf%). Sulla base di queste affermazioni, si possono trarre le prime conclusioni sull'idoneità tra materia prima e processo. I trucioli di legno provenienti dalla silvicoltura appaiono come la risorsa più idonea per il processo e dovrebbero essere la prima risorsa da utilizzare negli impianti industriali. Anche SRC/SRF sembrano abbastanza adatti al processo e possono essere visti come un'alternativa a breve termine. Le materie prime agricole sembrano essere più problematiche e possono essere viste come un'opzione a medio termine.